«La legge degli opposti è presente da tempi remoti in tutte le tradizioni mistiche e spirituali, basti pensare allo Yin e Yang, simbolo della cultura Taoista: la rappresentazione di due energie diametralmente opposte ma che nella loro opposizione trovano una relazione di equilibrio, di completamento ed interconnessione.

Nelle relazioni umane si è soliti pensare alla figura dell’Alter Ego, quella persona che è per noi l’opposto ma allo stesso tempo, in quella relazione di equilibrio espressa dal Taoismo, è essa stessa parte di noi meno visibile ma certamente presente. Quindi questa opposizione non si declina in disuguaglianza bensì in manifestazione di parti meno visibili del nostro mondo interiore che il nostro Alter Ego è in grado di portare alla luce, giungendo così ad una completezza che solo una relazione perfetta è in grado di manifestare.

Nel corso di questa composizione, l’idea dell’Alter Ego viene espressa allo stesso modo tra giochi di opposizione ritmica, melodica ed armonica tra le due voci; a ritmi veloci si oppongono melodie cantabili, ad una sezione più drammatica se ne oppone una più leggera e giocosa, ad una stabilità ritmica si oppone un “non-ritmo”; tutto però si interconnette creando un unico frutto di equilibrio, armonia e bellezza.

Parte importante della composizione è l’inizio: un momento di incontro delle due voci, di ascolto, di conoscenza, di manifestazione della propria natura; una voce che richiama un ritmo costante ed un’altra che intona un canto arcaico, in una meravigliosa simbiosi sonora.»