A small amount of time (for John Cage), composizione per voce (soprano) e strumenti (pianoforte, fisarmonica, chitarra, sax alto, tromba in do) con testo tratto dal Sonetto 64 di William Shakespeare:
«When I have seen by Time's fell hand defaced
The rich proud cost of outworn buried age;
When sometime lofty towers I see down-razed
And brass eternal slave to mortal rage;
When I have seen the hungry ocean gain
Advantage on the kingdom of the shore,
And the firm soil win of the watery main,
Increasing store with loss and loss with store;
When I have seen such interchange of state,
Or state itself confounded to decay;
Ruin hath taught me thus to ruminate,
That Time will come and take my love away.
This thought is as a death, which cannot choose
But weep to have that which it fears to lose.»
(Quando vidi sfigurato dall'atroce mano del Tempo
l'orgoglioso tesoro di epoche ormai sepolte,
quando talvolta vedo alte torri rase al suolo
e bronzi eterni soggetti alla furia della morte;
quando vidi l'ingordo oceano invadere
il superbo reame delle spiagge,
e la terra vincere la potenza delle acque
alternando vittorie a perdite e perdite a vittorie;
quando vidi quel terribile mutar della natura
o la stessa sovranità crollar miseramente,
fu allora che Rovina m'insegnò a meditare
che il Tempo verrà e porterà via il mio amore.
È come morte tal pensiero, non ha altra scelta,
se non piangere di avere chi ha timor di perdere.)
Prima esecuzione assoluta il 5.5.2011 al Bargemusic di New York – USA. Interpreti: Ensemble l'Arsenale sotto la direzione di Filippo Perocco.
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