Si è diplomato con lode in fisarmonica classica al Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro con Sergio Scappini.
Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale e di differenti estrazioni: Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Tamara Obrovac, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van Damme, Bruno Tommaso, Ettore Fioravanti, Mario Marzi, Michele Rabbia, Andrea Dulbecco, Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi, Frank Marocco, Bill Evans, Adam Nussbaum, Jim Black, John Patitucci. Dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui compie regolarmente tournee in ogni parte del mondo.
All'attività concertistica e di ricerca affianca anche quella didattica, tenendo workshop sulla fisarmonica e sull'improvvisazione.
Dal 1996 ha pubblicato circa una ventina di dischi, tra i più recenti: nel 2006 Bebop Buffet (Wide Sound) in duo con Frank Marocco, disco esemplare del linguaggio Bebop espresso con la fisarmonica. Nel 2009 Meglio solo! (Silta Records) nel quale sperimenta le possibilità timbriche del suo strumento attraverso l’uso di una particolare fisarmonica midi, live-electronics e laptop, nello stesso anno esce anche Fuga per Art 5et (Dodici Lune Records) l'unico disco tributo di Zanchini, omaggio al suo grande maestro, nonchè uno dei massimi esponenti della fisarmonica jazz: Art Van Damme. Nel settembre 2010 pubblica il disco The way we talk (In+Out Records), con un quartetto internazionale che coinvolge musicisti europei e statunitensi: Ratko Zjaca alle chitarre, Martin Gjaconovski al cbasso e Adam Nussbaum alla batteria. Nel Maggio 2012 viene pubblicato My Accordion's Concept (Silta Records), un progetto costruito su improvvisazioni radicali per fisarmonica acustica e live electronics, tentativo coraggioso di sovvertire il comune codice espressivo attraverso il suo strumento, tra i più fortemente radicati nella musica cosidetta riconoscibile. Nel 2015 esce Casadei Secondo me (Stradivarius) il tributo al maestro Secondo Casadei, dove Zanchini rivisita in chiave moderna le melodie più famose del compositore romagnolo e nel 2016 Don’t try this anywhere il personale tributo di Zanchini al grande sassofonista Michael Brecker. Un disco dalle sonorità e linguaggi moderni, registrato a New York con una band di altissimo livello internazionale con, tra gli altri, John Patitucci al basso e Adam Nussbaum alla batteria. Questo disco ha vinto il premio “Orpheus Award 2016” come miglior album dell’anno in Italia. Nel 2018 Cinema Paradiso progetto sulle musiche di Nino Rota che vede Zanchini solista con la prestigiosa HR Frankfurt radio big band, la big band della radio-tv nazionale tedesca.
Fra i vari progetti che promuove, di particolare interesse il TUTTE LE DIREZIONI Trio costotuito da Mario Marzi – sassofoni, Simone Zanchini – fisarmonica, Paolo Zannini – pianoforte.
(www.simonezanchini.com)
Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte senza dimenticare la tradizione, sfociando così in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa. (www.simonezanchini.com)
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