Studia pianoforte, composizione e direzione d'orchestra presso i Conservatori di Napoli e Milano con Mazzotta, Castiglioni, Taverna e Vizioli e Sociologia presso l'Università "Federico II" di Napoli e successivamente con Donatoni presso l'Accademia Musicale Pescarese. Frequenta seminari e corsi di perfezionamento con Corghi, Lachenmann, Pousseur, Bussotti e con Agostino Di Scipio comincia lo studio della musica elettroacustica. La frequenza ai corsi di Musica Elettronica si rivela una tappa importante nella sua formazione e costituisce un punto di svolta decisivo nel suo pensiero musicale.
Come direttore d'orchestra si dedica soprattutto alla guida di compagini orchestrali e piccoli ensemble dediti prevalentemente alla musica contemporanea. Dirige inoltre l'Orchestra "Alessandro Scarlatti" di Napoli, l'Orchestra dell'Accademia Musicale Umbra, la "Nuova Orchestra Scarlatti" di Napoli, l'Orchestra del Conservatorio "San Pietro a Majella".
Suoi lavori sono stabilmente inseriti nei programmi di musica contemporanea di numerose associazioni e società di concerti: Esquissese Enfantines per pianoforte, 1988; Diaphonia per pianoforte, 1991; Voli per quattro strumenti; Quartetto d'archi, 1994; Studio per flauto; Improvviso per clarinetto solo, 1996; Dramma liturgico per soli, coro e grande orchestra, 1998; Divertimento per orchestra, 1999; Quintetto di fiati, 2000; Diacronie, Napoli, Galleria Toledo 2001; Crest, (Francia) Festival International d'art acousmatique Futura 2005; Bari Silence 2005; N.I.P.S. per nastro, Salerno Musiche Inaudite 2004; rebìL per coro, voce recitante, strumenti e elettronica, Cosenza, Voci dei monumenti 2004; Trisì per sassofono, trombone e elettronica, Napoli, Venerdì Musicali 2004; De la terre à la lune per elettronica, Bourges 2005; Understanding and Creating Music, Caserta 2005, ecc... Spin per due percussionisti e suoni elettronici è risultata fra le partiture finaliste e ha ricevuto una menzione al concorso di Composizione "Franco Evangelisti" (Nuova Consonanza) del 2003 a Roma. Nel 1999 da una collaborazione con Roberto De Simone nasce invece l'oratorio drammatico Eleonora che inaugura la stagione d'opera e di balletto del Teatro San Carlo di Napoli del 1999.
Fra le sue iniziative più recenti è scarlattilab\electronics che dal 2012, in collaborazione con i Conservatori di Napoli e Salerno, sotto l’egida di Agostino Di Scipio e lo stesso Turaccio, si propone di promuovere la ricerca e la sperimentazione nell’ambito della musica contemporanea. Un laboratorio che cura sia la nascita e lo sviluppo di progetti compositivi, sia la costruzione e crescita dei processi esecutivi della nuova musica elettronica: i giovani compositori sono anche interpreti dei propri lavori, oltre che di musica afferente al repertorio contemporaneo. In questa dinamica di costruttiva sovrapposizione tra esperienze di scrittura e di lettura, il Lab si avvale spesso della collaborazione di professionisti specializzati nel repertorio contemporaneo che affiancano i giovani nell’intero percorso, fino all’esecuzione.
È titolare della Cattedra di Armonia, Contrappunto, Fuga e Composizione presso il Conservatorio "G. Martucci" di Salerno.
-- Nella fase più recente della sua attività, si è attenuata la tensione verso una progettazione rigidamente costruttivistica del materiale sonoro. Il suo linguaggio sembra tendere ad una più evidente e immediata plasticità e proprio la plasticità dei contrasti è uno dei caratteri più tipicamente distintivi dei suoi lavori degli ultimi anni. Nella scrittura questo aspetto si concretizza in un'inclinazione ad esaltare il contrasto e al tempo stesso nella coesistenza di piani sonori spesso completamente opposti: un clima sospeso, etereo, di incantata fissità e di spettrale abbandono, frutto di una fantasia timbrica di arcana suggestione misto a un uso della materia sonora che scatena energie primordiali, telluriche, di forte violenza espressiva. Un interesse per un metodo compositivo che accoglie la tecnica di costruzione elettronica nella composizione per strumenti acustici e quella della scrittura orchestrale nel caso di composizioni elettroniche.