Allievo per il Corno di Giuseppe Belloli, «Virtuoso d’eccezione, fu “Professore di Corno, al servizio di camera e cappella di S. S. I. e R. il Granduca di Toscana” Leopoldo II e cronache a lui contemporanee lo descrivono come esecutore di rare capacità.»
Fu primo suonatore di Corno presso la corte fiorentina di Sua Altezza Imperiale e Regia Leopoldo II di Toscana, dal 1822 circa al 1846. Sono di lui note alcune prestazioni come Corno principale presso l’IR Teatro degl'Immobili in via della Pergola (Autunno 1928, Giulietta e Romeo, di Nicolo Vaccaj e Felice Romanida. Quaresima 1829, Mose e Faraone o il passaggio dell'Eritreo, Oratorio Sacro, di Gioacchino Rossini. Carnevale 1839, prima esecuzione di Salvini e Adelson, melodramma semiserio di Luigi Savi e Jacopo Ferretti. 1 Aprile 1842 prima esecuzione di Vannina d'Ornano, di Fabio Campana e Francesco Guidi, ecc., tutte con Antonio Tosoroni e Leopoldo Braschi ai Corni).
Professore presso l’Imperiale e Reale Accademia delle Belle Arti di Firenze, si ritirò dal servizio alla corte di Leopoldo II il 15 febbraio 1846.
È stimato, insieme a Josef Riedl di Vienna, per il design particolare del Corno a valvole che divenne molto popolare in bande nel nord Italia nel ventesimo secolo e che fu realizzato da diversi produttori, tra cui Ferdinando Roth e Daniel Meinl.
Nella sua presentazione al Brass Historic Society (luglio 2008) dal titolo “Gli scritti di Antonio Tosoroni”, il Dr. Eric Brummitt ha fatto le seguenti dichiarazioni relative al Tosoroni e il suo disegno del Corno: "Antonio Tosoroni ha pubblicato due libri che forniscono informazioni importanti per quanto riguarda lo sviluppo del corno a valvole: il suo “Metodo per il Corno a tre pistoni” [1848. Certamente tra le opere più importanti mai scritte per il corno a pistoni e offre un'occasione unica per conoscerne meglio l'uso in Italia durante la prima metà del XIX secolo] e il “Trattato pratico di strumentazione per le orchestre, le bande e le fanfare”. Il “Metodo” è stato il primo metodo pubblicato in Italia. Il suo “Trattato pratico di strumentazione” ha il pregio di essere contemporaneo ai libri simili di Berlioz e Mayr. Esso contiene una ricchezza di informazioni su strumenti del 19 ° secolo.
Testimonianze oculari dell’alto livello tecnico del Corno suonato dal Tosoroni vengono dal diplomatico danese e suonatore amatoriale di corno Rudolph Bay che, dopo aver ascoltato Tosoroni suonare il corno naturale nel 1822, ha scritto: “Non ho mai ascoltato un tale virtuosismo come il suo. Il suo trattamento magistrale di questo strumento è stato paragonabile a quello di un Flauto“.
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