Svolge la sua attività musicale componendo musica strumentale cameristica e sinfonica ma la sua massima espressione è quella del teatro musicale: i lavori teatrali composti dal 1994 ad oggi, alcuni su libretto proprio, sono: “Dolceluna”, un caleidoscopio di immagini deliranti di vita vissuta; “Sogni siciliani”, una memoria sincera e malinconica dell’infanzia siciliana; “Le carte salvate”, storia grottesca di un processo ambientato a Matera, ad una strega, al tempo dell’Inquisizione, sullo splendido libretto di Rosanna Festa; “La Saracena”, cronaca narrata dall’arabo Ibn-najd di una tresca amorosa tra Federico II di Svevia ed un’agguerrita combattente islamica; “Le Syracusane”, commedia-idillio spiritosa, intrigante ed esilarante, su testo di Teocrito; “The Fool and the King”, satira amara ed impietosa da parte del Giullare nei confronti del Re Lear, dalla tragedia di William Shakespeare.
Per la diffusione delle sue opere e di quelle dei più importanti compositori italiani Albino Taggeo è stato il fondatore, insieme a Loredana Paolicelli, eccellente pianista, e a Ivan Focaccia, raffinato manager, del Nucleo Theatròn Ensemble, gruppo strumentale e vocale diretto da Giovanni Pelliccia.
Pregevole progetto e quello dell’Associazione Culturale Pentarte che nasce a Roma nel 1990 per sua iniziativa e di un gruppo di intellettuali appartenenti a diverse aree culturali, dalle più moderate alle più avanzate da un punto di vista artistico. I suoi componenti sono figure che appartengono al mondo delle Arti figurative, del Teatro, della Musica, della Poesia e della Danza: cinque arti, appunto, come recita la denominazione Pentarte. Nel 1992 poi si è costituito, in seno all’Associazione, il Pentarte Ensemble, di cui è direttore artistico, gruppo strumentale e vocale formato da musicisti di alto profilo, impegnati prevalentemente nella diffusione della musica contemporanea e del Novecento storico.
È stato docente di Composizione presso il Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila e “Santa Cecilia” di Roma.
-- Taggeo utilizza un suo personalissimo linguaggio che partendo dalle esperienze più avanzate degli anni Sessanta giunge ad una definizione dell’evento musicale in chiave decisamente comunicativa e fruibile, anche da un punto di vista formale.
L’alter ego di Albino Taggeo si manifesta già da molti anni nel campo del teatro in musica: sono sei le opere realizzate per la scena. In esse intende fondere e proiettare i tradizionali elementi che furono del melodramma in una dimensione attuale.
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