Trasferitosi a Napoli si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia, e, al Conservatorio di Musica “S. Pietro a Majella” si diploma in pianoforte, composizione, direzione d’orchestra, musica corale e direzione di coro.
Nel 1976 vince il Concorso Nazionale di Composizione “Franco Michele Napolitano” e, successivamente, il Concorso per coro di voci bianche “Prime esecuzioni Aureliano”.
Ha scritto per tutti gli strumenti dell’orchestra contemporanea e le sue composizioni, oltre che in Italia, sono state eseguite in Cina, Canada, Spagna, Turchia e Olanda.
Tra i suoi lavori più rappresentativi figurano anche revisioni e direzioni di opere teatrali del settecento napoletano tra cui: “Flacco e Servilia” ed “Enrichetta e don Chilone” di Leonardo Vinci; “Il Cavalier Mignatta” di Rinaldo da Capua; “Il cavaliere per Amore” di Niccolò Piccinni; La finta Giardiniera” di Pasquale Anfossi; “Ecuba” di N. Antonio Manfroce (con la quale ha inaugurato la stagione lirica del teatro di tradizione “Rendano” di Cosenza nel 1990).
Per mantenersi agli studi, inizialmente ha insegnato educazione musicale nella scuola media, ma nel 1973 ricopre l'insegnamento di Teoria e Solfeggio presso il Conservatorio di Cosenza, poi Frosinone e successivamente sarà titolare di cattedra presso il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma.
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