autore

Schittino Joe


Note biografiche

  Joe Seymour Lee Schittino, già enfant prodige noto al grande pubblico come ospite ricorrente di trasmissioni televisive (“Maurizio Costanzo Show”, 1989-95; “Piacere Rai Uno”, 1991; “90 Special”, 2018) e oggi talentuoso compositore stimato dagli intenditori per le prestigiose collaborazioni e la brillante attività concertistica.

  Avviato dalla famiglia agli studi umanistici si laurea a ventidue anni in Lettere classiche all’Università degli Studi di Catania con tesi di archeologia protostorica, si iscrive in seguito all’Istituto musicale “V. Bellini” di Catania diplomandosi in Pianoforte sotto la guida di Luca Ballerini (2004) e in Composizione sotto la guida di Giovanni Ferrauto (2006); si perfeziona quindi in Composizione all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Azio Corghi e Ivan Fedele (2007/9) e si diploma anche alla scuola d’arte drammatica “U. Spadaro” del Teatro Stabile di Catania. Importanti per la sua formazione sono stati anche gli incontri con Dimitri Nicolau, Luigi Grisolia, Alexander Müllenbach, Alexander Čajkovskij, Steve Martland e le collaborazioni con solisti e gruppi tra i quali Delta Saxophone Quartet, Marco Rogliano, Marco Angius, Michel De Bock, Lucio Dosso, Alessio Vicario, Carmela Stefano, Ensemble Algoritmo, Quartetto Hermes, Quatuor Absinthe, Carboneria Sax Ensemble, Offerta Musicale Ensemble, Diana Galvydyte, Christopher Guild, Delphine Benhamou, Mario Filetti, Jennifer Schittino, Angelo Cavarra.

  La sua musica è recensita su riviste autorevoli (“Neue Musikzeitung”, “L’Opera”, “BBC Music Magazine”, “StarsSystem”, “The Strad”); radiotrasmessa da ZDF, Deutschlandradio Kultur, Hessischer Rundfunk, RAI Radio3; registrata da Tactus, Champs Hill Records, Da Vinci, RCR; edita da Suvini Zerboni, Hofmeister, Ebert Musikverlag; ed eseguita in 13 Paesi europei, Regno Unito, Russia, Taiwan, Iran, Cuba e USA.

  Ha collaborato con il regista e librettista tedesco Klaus Rohleder (1935-2013: Verdienstkreutz am Bande, 2011), per l’oratorio per soli, coro e orchestra “Wasser, das zur Mauer wurde” (2009), commissione dell’Else Lasker-Schüler Gesellschaft per il XX anniversario della riunificazione tedesca; e con l’opera in due atti “La Neuberin”, ispirata alla vita di Caroline F. Neuberin, riformatrice del Teatro tedesco del XVIII secolo. La sua attività di performer lo ha portato a collaborare anche con protagonisti della scena teatrale italiana quali Giulio Brogi, Maddalena Crippa, Ottavio Rosati e Leo Gullotta.

  Nel 2010 è stato il primo italiano a ricevere la commissione della Maison d’Éducation de la Légion d’Honneur, per la “Petite Cantate Italienne” eseguita a Parigi durante il Concert Présidentiel 2011. Nel 2015 è stato compositore in residenza al CNDC Angers (Centre National de Danse Contemporaine), per l’opera coreografica “Alpheus et Arethusa” in collaborazione con Cadmium Compagnie. Ha inoltre ricevuto altre commissioni da: Teatro Municipale di Piacenza (L'Opera Minima, opera in due atti, libretto di Claudio Saltarelli da Luigi Illica), Teatro Massimo Bellini di Catania (Passio Sanctae Agathae, cantata in otto parti e un interludio per coro e orchestra), Istituto Nazionale del Dramma Antico (musiche di scena per Le Supplici di Eschilo, XLV Ciclo di Rappresentazioni Classiche al Teatro Greco di Siracusa), Teatro Stabile di Catania, Fondazione Luciano Benetton, Settimana Organistica Internazionale (Piacenza), Gruppo Strumentale Ciampi (Piacenza) per EXPO Milano 2015, Musikverein Osnabrück, Else-Lasker-Schüler Gesellschaft, Delta Saxophone Quartet, Politistikò Festival of Cyprus University, Officina Musicale Italia, …

  Alcuni collaboratori e interpreti delle sue musiche sono: Novosibirsk Philharmonic Chamber Orchestra, Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Orchestra Filarmonica Italiana, Banda dell’Esercito Italiano, Orchestra Giovanile della Via Emilia, CADMIUM Compagnie, Ensemble Algoritmo, Duo Narthex, Brandt Quintett; Alim Šakhmamet’ev, Fabio Maestri, Marco Angius, Guido Arbonelli, Mario Ciaccio, Steve Martland, Carolina Eyck, Stanislav Čigada’ev.

  Tra i luoghi, le istituzioni e i festival che hanno ospitato la sua musica: Auditorium Parco della Musica, Fondazione Pietà de’ Turchini, Fondazione Gesualdo Bufalino, URTIcanti Festival, Cremona Mondomusica, Bibiena Art Festival, Slovensko Stalno Gledališče (Trieste); London Kingston University, Cité Internationale des Arts, Centre National de Danse Contemporaine (Angers), Salle de l’Institut d’Orléans, Fondation Royaumont, Bornholms Musik-Festival, Philharmonic Hall "House of Lenin” (Novosibirsk), BASS 2016 Praga, ArtOrt Festival Heidelberg, Landestheater Altenburg, Zentrum für verfolgte Künste (Solingen), Stedelijk Conservatorium (Bruges), Conservatoire Royal de Bruxelles, Festival Het Swik (Hoogezand), Italienisches Kulturinstitut Wien, University of Michigan, O’Donnell e Caruth Hall (Dallas).

  Già insegnante di solfeggio presso l’Istituto Musicale “A. Privitera” di Siracusa, dal 2017 è direttore dell’Istituto Musicale "Pietro Vinci" di Caltagirone.

Foto di Andrea Annaloro.


Altre note

-- Improntata a un prolifico artigianato compositivo e a un eclettismo antidogmatico, studiatamente naïf e sottesa di continue allusioni (letterarie, storiche, sociali) a diversi livelli di lettura, lontana sia dall'estetica minimalista e neoromantica sia dalle sperimentazioni dell'avanguardia accademica, la musica di Joe Schittino si caratterizza per concisione, brio, humour, incastri ritmici spigolosi e forme neoclassiche (Sonata JS 134), chiarezza di scrittura, melodia elegante e spigliata (Maquette Parisienne JS 120), freschezza e versatilità. Nei brani per strumento solista emerge la volontà di mettere in risalto il virtuosismo dell'esecutore (Étude acrobatique JS 104). L’orchestrazione semplice, chiara e colorata è definita da timbri netti e luminosi, contrapposizione di registri e gruppi strumentali, divisionismo delle parti (specialmente nella combinazione smaliziata di fiati e percussioni). La scrittura pianistica è spesso ispirata ad atteggiamenti leggeri e spettacolari tipici del Novelty Piano combinati con una asciutta tecnica di tipo clavicembalistico, con citazioni e traduzioni dei vari clichés della tradizione (Toccata JS 153). Orientata sia all'ironia e al gusto per il paradosso sia al recupero formale del pezzo chiuso e della scena d’insieme, con frequente ricorso al parlato/recitato e al coinvolgimento degli stessi strumentisti in qualità di attori (Minuetto della Tosse JS 75), la vocalità tende a esplorare continuamente l’intera gamma dei registri senza troppo soffermarsi sulle possibili implicazioni psicologiche della parola, ma muovendosi in un ambito più strettamente musicale che, pur perdendo talvolta in profondità, guadagna in lucida trasposizione emozionale del testo.

-- Nuovi progetti musicali in arrivo per Joe Schittino
Fabio Dell’Aversana, “Nuovi progetti musicali in arrivo per Joe Schittino” in “Arti e Spettacolo”, 22 V 2020.

-- Fede, valori e Storia: il tributo di Joe Schittino

Rossana Fiorini, “Fede, valori e Storia: il tributo di Joe Schittino” in “StarsSystem Magazine”, 4 IV 2020.

-- Quando la musica ricomincia a “parlare”. Intervista a Joe Schittino.

Martina Fragale, “Quando la musica ricomincia a ‘parlare’. Intervista a Joe Schittino” in “Morfoedro”, 24.IX.2010.

 


Opere



Albireo JS 242 Cl Sx - 2016


La fattoria di Jones JS 175 Voci Q - 2012/14

La fattoria di Jones JS 175 Voci Sx.ens Pf Perc - 2012/14


Nuit de rêves lointains JS 216 A Ar & O.a - 2012/14

Psmith in the City JS 157 A Sx.ens - 2011

Sonata JS 134 A Pf - 2010

Supplica a mia madre JS 96 Voci Q Vc Perc - 2008

Symphony JS 206 Ens+ S - 2013

Tourbillons S - 2020

Tube of Love JS 60 Rec & Ens+ S - 2006

Tunguska JS 226 B & O.a - 2015


 
Locandina evento Secondo Concorso de il Saxofono Italiano
Seminario - Mille modi di dire sax
Secondo concorso del Saxofono Classico
Il primo concorso del Saxofono Classico
 

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