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Dopo aver studiato presso la prima Scuola di Saxofono sorta in Italia, quella presso il Conservatorio di musica di Salerno, sotto la guida di Luigi Cavallo, con cui si è diplomato nel 1989, ha proseguito gli studi perfezionandosi con i migliori interpreti della didattica e del concertismo internazionale, quali Jean-Marie Londeix (ai Seminari internazionali di perfezionamento di Macerata) e Federico Mondelci (in vari stage, corsi di perfezionamento e nel biennio di Tirocinio presso il Conservatorio di musica “G. Rossini” di Pesaro). Un particolare approfondimento della conoscenza, della sensibilità e la passione verso lo strumento si sono accresciuti tramite una impegnativa ricerca sulle personalità artistiche e l'ascolto di preziose registrazioni reperite in tutto il mondo dei grandi concertisti nella storia del Saxofono (S. M. Rascher, D. Deffayet, G. Gourdet, M. Mule, C. Leeson, J.-M- Londeix, D. Kientzy, ecc.) e dei più apprezzabili contemporanei.
Superata una intensa e frenetica attività concorsuale (in duo Saxofono e Pianoforte col pianista Giuseppe Fontana conquista oltre una decina di primi premi assoluti in Concorsi Nazionali e Internazionali - "F. Shubert", "Paesi Vesuviani" presieduto dall'eminente Eraclio Sallustio, ecc.) avvertita una grossa negligenza nel diffuso trattamento „popolaresco/volgare‟ del saxofono, non si è voluto conformare allo standard del concertismo saxofonistico (dei compositori francesi e del duo con Pianoforte, duo di Saxofoni, Quartetto ed Ensemble di saxofoni) e al troppo diffuso utilizzo di trascrizioni. Non ha infatti mai eseguito in concerto opere che non fossero originali.
Inizia così a promuovere un repertorio che assimilasse il Saxofono a quelli con maggior retaggio storico (in duo con Violoncello o con Chitarra) e già a partire dalla meta degli anni '90 stimolerà alcuni autori italiani ad una produzione a lui dedicata: in particolare per Duo di Saxofono e Violoncello da parte di Giancarlo Clavorà Braulin, Stefano Pelagatti, Guido Donati, Mario Cesa, Giuseppe Sasso, Giuseppe Tantaro e per Quintetto di Saxofono e Quartetto d'archi da parte di Angelo Bellisario, Eraclio Sallustio, Donato Russo, Paolo Di Biase; più di recente esegue opere scritte da parte di A. A. Nacci e R. Paniccià per l'assolutamernte nuovo e innovativo repertorio per Duo di Armonica cromatica e Saxofono che costituisce con Andrea Antonello Nacci. Questo stesso Enciclopedico Sito è in un certo senso il frutto di questo suo desiderio di ‘purificazione’ ed emancipazione dello strumento saxofono.
La volontà di liberarsi dal monopolio della scuola francese, per la composizione, lo hanno portato dapprima alla ricerca di opere di autori americani e di altre nazionalità e infine a rivolgersi alle composizioni di autori italiani: così prese l'avvio, già prima della fine degli studi, l'idea che avrebbe permesso di concretizzare questa Enciclopedia (www.ilsaxofonoitaliano.it).
L'interesse per gli strumenti a corda lo hanno portato ad esibirsi in particolari repertori come quello di opere per Saxofono e Chitarra (con Maria Giovanna Oliva e poi Sergio Betti per l'esecuzione di opere di Y. Desportes, A. Hovaness, D. Kechley, L. Mason, C. Nosse, D. N. Price, ecc.), Saxofono e Violoncello (con Giorgio Lepore nell'esecuzione delle composizioni di G. Clavorà Braulin, G. Raphael, A. Stallaert, ecc.) poi a proporre il repertorio per Saxofono e Quartetto d’archi (con opere del repertorio tradizionale di autori quali A. Busch, L. Stein, A. Stallaert, ecc. e quelle espressamente dedicategli) fino al più recente Repertorio per Armonica cromatica e Saxofono (per cui hanno scritto espressamente i compositori A. A. Nacci e R. Paniccià).
L'attività didattica inizia entrando in ruolo nell'anno '92/'93 presso il Conservatorio di Musica di Cosenza e proseguendo dal '94/'95 presso il Conservatorio "Piccinni" di Bari. Dall’anno 2022/23 ottiene il trasferimento dal Conservatorio di Musica di Bari alla nuova Cattedra presso il Conservatorio di Musica di Lecce - sezione staccata di Ceglie Messapica e 2023/24 anche presso la sede principale di Lecce.
Il desiderio di comprendere il senso dello scritto, di una partitura, e il fascino nel recepire i dettami interpretativi dei suoi grandi maestri, che tante opere che studiava avevano avuto l’opportunità di approfondire con gli stessi autori, ma anche per la riflessione che troppo breve fosse la storia dello strumento perché quegli insegnamenti fossero consolidati nel tempo, lo portano già prima della fine degli studi alla ricerca e contatto degli autori italiani di opere con/per Saxofono, una ricerca che dura tutt'ora. L’Enciclopedia “Il saxofono italiano” (La storia, i didatti e interpreti, gli autori e le opere del saxofono „classico‟ in Italia), sul web www.ilsaxofonoitaliano.it, è il compendio di questa sua ricerca iniziata dai primi anni '80.
[CD • Saxofonix: World music & Jazz • Saxofonix • prod.propria • 1999];
[CD • Luigi Ferro. I Piedi di Loto • Ensemble misto (F.Sammarco/S) • “Resta di darmi noia” • LIILA 001 • 1994]
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