Nato nel 1992 a Piacenza, ha studiato flauto con Franco Nobis, Anna Mancini, Thies Roorda e Rien de Reede, diplomandosi nel 2010 presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma. Dal 2012 studia composizione, conseguendo la laurea presso il Conservatorio di Piacenza nel 2018. Ha inoltre partecipato a seminari e masterclass tenuti da Giacomo Manzoni, Walter Prati, Francesco Filidei, Aureliano Cattaneo, Stefano Gervasoni, Michael Jarrell, Alessandro Solbiati, Claudio Ambrosini. Intanto, nel 2017, si laurea in Musicologia presso l’Università di Pavia, con una tesi sull’Opera per flauto di Salvatore Sciarrino.
Finalista nei concorsi "Uniche forme di continuità nello spazio" (Kyoto) e "Donald Aird" (USA), è risultato vincitore del XXV Concorso Internazionale "2 agosto" di Bologna, il "Breaking Music Composition Competition 2020", il primo premio al III Concorso Internazionale di Composizione "New Music Generation 2021" (Kazakistan) e il terzo premio al "Concorso internazionale di composizione ACHT BRÜCKEN" (Colonia).
Le sue opere, programmate da prestigiose istituzioni [1], eseguite ed in repertorio di apprezzati interpreti ensemble e solisti [2], sono edite dalla Da Vinci Edition (Osaka) e sono state recensite su Seicorde, giornaledellamusica.it, Amadeus e trasmesse da Rai Radio 3.
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08/2024
[1] Festival Pontino, Milano Musica, Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Accademia di Santa Cecilia (Roma), Accademia Filarmonica Romana, GMEM-CNCM Marsiglia, Istituto Italiano di Cultura di Berlino, HMDK Stoccarda, WDR-Funkhaus Köln, Mozarteum Salisburgo, Philharmonie de Paris, Tel Aviv Museum of Art, Università di Haifa, Creative Dialogue France 2023, NYCEMF 2024 (New York).
[2] Ex Novo Ensemble, Divertimento Ensemble, Mdi Ensemble, Ensemble ÉRMA, Collettivo_21, Quatuor Tana, Ensemble Multilatérale, Trio SEV, Anssi Karttunen, Marco Fusi, Alberto Mesirca, Andrea Monarda, Maria Grazia Bellocchio, Yoichi Sugiyama, Enzo Filippetti, Giovanni De Luca, ..
Andando oltre le post-avanguardie europee del XX secolo, ricerca una sintesi tra la composizione "con le note" e la scultura sonora: la sua tecnica di "modellazione sonica" ripensa l'eredità poli-vocale italiana (da Monteverdi fino a Federico Incardona), trasformando la potenza espressiva della polifonia lineare in "multifonia". Per metà accademico e per metà autodidatta, sviluppa il suo approccio sincretico confrontandosi con molte personalità diverse: Riccardo Dapelo, Carlo Alessandro Landini, Aureliano Cattaneo, Claudio Ambrosini, Alessandro Solbiati, Gabriele Manca, Dario Buccino, Ivan Fedele e Michelangelo Lupone.