Studia violino, pianoforte e organo e si diploma in composizione nel 1995 sotto la guida di Azio Corghi presso il conservatorio G. Verdi di Milano. Nel 1996 vince le borse di studio dell'Accademia Petrassi di Parma e del Centro di Acustica Informatica Agon di Milano. Si perfeziona, sempre con Azio Corghi all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma vincendo nel 1997 il Premio S.I.A.E. quale miglior diplomato; nel 2000 ottiene il diploma di merito in composizione presso l'Accademia Musicale Chigiana di Siena (docente Azio Corghi). Contemporaneamente studia direzione d'orchestra, in cui si diploma nel 1998, dopo aver studiato presso l'Accademia di Vienna, esser stato assistente di maestri quali Jesus Lopez Cobos (in Svizzera con l' Orchestre de Chambre de Lausanne), Sir George Solti (London Symphony Orchestra), Alexander Rahbari (Madrid - Orchestra Radio Televisione Spagnola, Zagabria - Zagreb Philarmonic Orchestra, Palermo - Orchestra del Teatro Massimo, Bruxelles - BRTN Symphony Orchestra, Vienna, Berna, ecc.) e si è perfezionato con Y.Ahronovich. Dal 2001 al 2003 segue i corsi di perfezionamento in composizione per musica da film, tenuti da Luis Bacalov, vincendo la borsa di studio Emma Contestabile presso l'Accademia Musicale Chigiana di Siena.
Dall'inizio della propria carriera vanta collaborazioni con musicisti quali Franco Gulli, Ruggiero Ricci, Enzo Caroli, Arturo Bonucci, Yuri Smirnov e Jasminka Stancul.
Nel 2001 fonda l'Orchestra Sinfonica Adriatica (OSA) della quale è direttore artistico e musicale; nel 2002 il primo CD dell'orchestra viene presentato a Roma con Yuri Temirkanov.
È attivo come compositore e direttore di colonne sonore e musiche per teatro: nel 2004 ha completato gli arrangiamenti orchestrali e le registrazioni per la colonna sonora di Lautlos pubblicata da Universal Music GmbH, film distribuito da Warner Bros. Dal 2005 lavora in veste di arrangiatore sinfonico e compositore per produzioni televisive e cinematografiche italiane ed estere (RAI educational e SKY).Il suo catalogo include composizioni sinfoniche, da camera, vocali e musiche per il teatro, pubblicate da BMG Ricordi, Sonzogno, Berbén e Pizzicato Verlag Helvetia; alcuni suoi lavori sono stati registrati in CD (Koch-Discover, Rivo Alto, com e compositore e direttore d’orchestra è dal 2006 nel catalogo Naxos, ecc.) dall'Archivio di Stato e trasmessi da RAI radio 3 e RTV Koper (Slovenia). Numerose le esecuzioni di sue musiche in Italia e all'estero, tra cui, Germania, Francia, USA, Slovenia e Spagna.
- «Dopo i tempi dell'ideologia che ha fortemente condizionato i compositori sino agli anni settanta e oltre, il vuoto che si è venuto a creare ha lasciato molti figli senza padri. Artisti che non devono difendere la lezione appresa né tantomeno rifiutare progeniture imbarazzanti, poiché non v'è lezione alcuna da imparare, né occorre appropriarsi di un credo estetico subordinato a quello etico, servito troppo spesso per coprire i guasti provocati da una estremizzazione concettuale, in virtù della quale ogni cosa appellata musica diveniva tale anche in assenza del suono.
Paolo Pessina è uno di questi giovani compositori. Egli si muove con estrema libertà nel più vasto campionario di forme e colori che appartengono al passato prossimo e remoto. In lui è assente la nevrosi lasciata in eredità dalle avanguardie storiche a uno stuolo di "Kleinmeister" neoromantici o minimalisti. Pessina si accontenta di censurare e accogliere del passato quanto si adegua alla sua dirompente vitalità; una vitalità tramata di luci e ombre, fatta cioè di guizzi violenti e di meditazioni introverse. Esteriormente, il suo può sembrare un modo divertito, persino clownesco di trattare la materia; vi si avverte l'amore per il "calembour" e l'atteggiamento disincantato di chi si prende gioco di sé e degli altri con estrema disinvoltura. […]
Alla base del rifiuto di Pessina di allinearsi v'è probabilmente la mancanza di qualsiasi legame con un luogo particolare. La sua educazione è avvenuta nei posti più diversi, Iran Austria Germania e molte città del nostro paese, a causa dei continui spostamenti del padre. Come un mercante levantino, in grado di vendere qualsiasi tipo di merce senza nutrire affetto per le cose, il compositore, che di soldi beninteso non capisce nulla, è indifferente alle sollecitazioni degli ambienti in cui è vissuto e in cui vive. Le uniche suggesioni che agiscono in lui provengono da un mondo di suoni puri, talvolta insondabile poiché troppo privato, una sorta di music-box che muta di continuo le proprie melodie, anche se la firma dell'autore vi è sovrimpressa in modo indelebile. Si può solo dire che oggi egli compone parodiando 'al quadrato' il lessico di generi colti e bassi, senza problemi di qualificazione gerarchica.
E lo fa con una punta di snobismo, di autocompiacimento per le proprie capacità innate di affabulatore, in grado di creare musiche di grande fascino. […]». I.Cavallini [libretto CD EPIC 190 369.001-2].
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