Ha studiato composizione a Padova, Venezia e Milano con W.Dalla Vecchia e G.Manzoni e successivamente con F.Donatoni all'Accademia Musicale Chigiana e all'Accademia Nazionale di S. Cecilia in Roma. Si è anche occupato della sintesi elettronica del suono e di computer music lavorando al Centro di Calcolo dell'Università di Padova.
Sue musiche si sono distinte in alcune significative occasioni ("Premio Angelicum" di Milano 1977, "Venezia Opera Prima", Aterforum, Auditorium della RAI di Roma, Biennale di Venezia, Ircam di Parigi, ICA di Londra, Lincoln Center di New York, ecc.).
Le sue opere sono state eseguite nei maggiori teatri e festival italiani e stranieri quali: Festival Pontino di Latina • Teatro La Fenice di Venezia • La Biennale di Venezia • Festival Nuova Consonanza di Roma • ICA (Istituto per l'arte contemporanea) di Londra • IRCAM di Parigi • Festival International de Musique Experimentale di Bourges • Ferienkurse di Darmstadt • Lincoln Center New York ed altri ancora.
Nel 1982 è docente ospite al Dipartimento Musica della New York University, attualmente è docente di Composizione e Nuove Tecnologie al Conservatorio di Venezia
-«La scrittura musicale di Corrado Pasquotti prende le mosse da quei procedimenti di sperimentazione processuale sulla griglia intervallare e timbrica, che appartengono all'orizzonte tecnico dell'avanguardia musicale ultima, e a cui non sono estranei magari certi suggerimenti del suo ultimo maestro, Donatoni. Ma Pasquotti possiede anche, ed in egual misura, il gusto per la tangibilità concreta delle figure, per la chiara articolazione formale, per umori culturali sornionamente ironici e allusivi che sembrano sottrarsi a qualsivoglia pensiero radicale. Perciò i suoi processi di coerente organizzazione strutturale della materia sonora (la cosiddetta "griglia"), rappresentano un antefatto razionale cui segue un gioco compositivo volto a disegnare sequenze e forme di plastica evidenza, articolate su snodi costruttivi sempre estremamente trasparenti». Dall’omonima pagina Web.
--«La complessità della musica di Corrado Pasquotti è una continua avventura della conoscenza, un ineluttabile approfondimento di un processo infinito, quindi la complessità non è il vanitoso tentativo di risolvere la questione, di fornire la soluzione, di dare la risposta definitiva a un problema, quanto il risveglio di problemi ulteriori (è l'assoluta mancanza di plausibilità euristica). La complessità va intesa come esigenza interiore e come sfida culturale.» (Renzo Cresti)
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