Musicista (tastierista, saxofonista, ecc.) e piccolo costruttore di strumenti atonali, letterato, compositore e sound designer di musica Elettronica ed Elettroacustica, musica applicata alle immagini, turnista, arrangiatore, songwriter, tecnico audio.
Nel 2013 presso il S. Louis College of Music di Roma acquisisce il Diploma Europeo in Fonia e Programmazione MIDI e nel 2014 si laurea presso La Sapienza (Roma) in Letteratura Musica e Spettacolo, indirizzo: musica e spettacolo.
Studia presso il Conservatorio di Musica Santa Cecilia in Roma e si diploma in Musica Elettronica e Composizione Elettroacustica (2018) con la Tesi di Laurea: Vitres de Son – Come un Rosone alle porte di un tempio immenso (Relatore Michelangelo Lupone).
Nel 2016 compone il suo primo brano acusmatico La Femme per la coreografia Cuore Articolare di Giovanna Velardi, commissionata dal Centro di Ricerche Musicali (CRM) per la manifestazione ArteScienza. Nel 2017 riceve una commissione per Paesaggio sonoro con il brano Morphopolis e una per EMUFEST, Festival internazionale di Musica Elettroacustica, con un per voce ed elettronica per cupola sonora dal nome: Imenottero aculeato, scritto per Virginia Guidi.
Dal 2017 è assistente musicale di Michelangelo Lupone per l’opera Corpus 2.0 e Mare Oscuro di Galizia-Lupone.
Nel 2018 partecipa alla Biennale d’Arte di Salerno vincendo un premio per la sua installazione Sp.I.R.E.(Springs installation regulated & electrify).
Dal 2015 collabora attivamente con il CRM e dal 2018 è direttore tecnico presso il Klang di Roma.
Compositore di Musica Elettronica, progettista di suoni, artista visivo e sonoro, creativo, nel 2003 Michele inizia a registrare con un sacco di tastiere, un sacco di tempo e un sacco di idee. Cambia una miriade di generi musicali in dieci anni, con gli pseudonimi di Mike Papa e Nevermike, finché non intraprende la strada della musica elettroacustica ed elettronica per non abbandonarla più.
Ora, Michele Papa, senza più pseudonimi, continua la ricerca e lo studio sulla composizione musicale come un Chierico Vagantes: proiettato su nuove tecnologie, nuovi suoni e timbriche complesse. Inoltre, dedica il tempo alle arti e continua lo studio sulle trame figurative e sulla tela fissa le immagini, sul computer crea linee e punti di creazione senza nuvole di pensiero.
La sua musica è un flusso di suoni che produce immagini, le quali, diventano immaginazione.
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