Stanislao Falchi per la Composizione si diplomò nel 1907 a Venezia studiando con Ermanno Wolf-Ferrari.
Debuttò sulla scena musicale come Direttore d'Orchestra, collaborò con direttori d'orchestra come Pietro Mascagni, Baroni, Serafin e Arturo Toscanini (che nel 1925 diresse una sua composizione ispirata a una novella di Edgar Allan Poe, Il diavolo nel campanile), registrando presenze in diversi teatri italiani (dal Teatro La Fenice di Venezia al Teatro San Carlo a Napoli) per poi passare definitivamente alla composizione. Ebbe un'abbondante produzione di musica da camera, orchestrale e operistica.
Oltre a tenere conferenze in varie città d'Italia, collaborò assiduamente con diversi quotidiani, tra cui L'Ambrosiano (1922), Il Secolo (1923-1927), il Corriere della Sera (1927-1932) e Il Giornale d'Italia (1936-1942), oltre ad alcuni periodici. Tra i primi fondatori e organizzatori del Festival Internazionale di Venezia diresse i Conservatorio di Musica di Napoli (dove fondò l'Orchestra da Camera del Conservatorio di Musica alla cui direzione tenne concerti in Italia, Germania e Francia presentando apprezzabilmente musiche della tradizione napoletana) e Firenze.
La sua scrittura è raffinata ed originale e la strumentazione utilizzata fa spesso intravedere effetti di pittoresca sonorità. Assieme a Giuseppe Mulè, fu il più strenuo rappresentante della poetica musicale del regime fascista, avversando fortemente le avanguardie moderniste.
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