«Fin da piccolo manifesta particolari predisposizioni per il disegno e la pittura, discipline che non abbandonerà mai anche quando più tardi si dedicherà intensamente alla musica. Un giorno manipolando una vecchia radio di famiglia, scopre una stazione che trasmette musica classica e rimane letteralmente affascinato da Richard Wagner, Béla Bartók e Igor Stravinskij. In questi primi anni ebbe anche un contatto per lui determinante con uno zio paterno suonatore di clarinetto in una banda. Questo incontro influenzò la scelta di intraprendere diversi anni più tardi lo studio degli strumenti a fiato.» (dal sito dell’autore, sito a cui si consiglia di riferirsi per approfondire le peculiarità della sua formazione artistica)
Dopo un avvio da autodidatta ha studiato Armonia e Contrappunto con S.Di Gesualdo, Analisi e Composizione con F.Donatoni e B.Farneyhough e Musica Elettroacustica ed Ambientale con A.Mayr oltre a Pianoforte, Flauto e Violino. Dal 1980 al 1985 è iscritto al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze nella classe di Composizione di Rosario Mirigliano e studia anche la tecnica del violino e degli strumenti ad arco con Mauro Ceccanti e Giovanni Tanzini e segue i corsi di Direzione d’Orchestra tenuti da Bruno Campanella. Contemporaneamente (1982-86) segue lo studio della composizione con Brian Ferneyhough e Franco Donatoni a Siena e a Milano, oltre a frequentare vari corsi e seminari sulla musica contemporanea tenuti da Stockhausen, Klaus Huber, Emmanuel Nunes e Boulez. Le prime opere strutturaliste di Stockhausen e quelle di Ferneyhough ispirano una serie di pezzi trascendentali dedicati ad alcuni grandi esecutori di musica contemporanea: Alain Damiens, Roberto Fabbriciani, Ciro Scarponi, Fernando Grillo, Markus Stockhausen, Massimiliano Damerini, Arditti String Quartet ed Ensemble Köln . Partecipa ad alcuni festival: Time in Music, Amsterdam, Musica d’Oggi, Metz, Groznian, World Music Days, Nuova Musica Italiana, G.A.M.O., ed infine quello di Darmstadt, suscitando l’interesse dei musicologi.
Nel 1986 forma l’ensemble multidisciplinare Integrales con il quale realizza diversi progetti di interazione tra musica ed altre discipline: Entdeckungen (1986), Movenza/Duale/Crescendo (1985/86), Movenza/Involuzione (1986/87), Cheope (1988), 127-136E.W./Mu (1984/89), Pergamon (1990) e dal 1987 al ‘92 si dedica alla ricerca sul ritmo Performer Delay System (Per. Dy S.) Multimonofonia (Mu. Mon.) e sulle nuove tecnologie interattive con la musica (Laser, Virtual Spatialization, Computer Elaborate Scoring).
Il suo catalogo, comprendente musica solistica, da camera, vocale, orchestrale e con l.el., commissionata da interpreti di rilievo della musica contemporanea, è stata eseguita, oltre che in Italia, in varie località in Europa, Stati Uniti, Brasile, Canada e Giappone e in importanti manifestazioni (Musica d'Oggi di Vicenza, GAMO di Firenze, Metz en Music-Francia, Darmstadt -Germania, ecc.).
Suoi lavori sono stati registrati dalla RAI e dalla Radio Belga e sono editi dalla EdiPan e dalle edizioni Van de Velde (Parigi) per pubblicazioni a carattere didattico-musicale.
-- Nel 2004 l’intensificazione del lavoro con musicisti provenienti da street band e da aree musicali diverse (jazz, blues, classica, etnica), hanno fatto maturare ulteriormente forme interstilistiche che hanno portato alla realizzazione del Concerto Partecipato in dicembre, in cui si concretizza definitivamente il concetto estetico di “musica estesa”. Nella musica estesa vengono completamente scardinati i confini tra musica colta e altre forme di contaminazione e dove allo stesso modo si integrano in una logica interna, modulare, elementi rigorosamente notati in partitura, notazioni aperte e parti totalmente estemporanee, richiamate da una organizzazione gestuale (composizione direttiva) affiancabile a quella attuata a suo tempo da Lawrence Douglas “Butch” Morris. (dal sito dell’autore)
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