Ha studiato Composizione al Conservatorio di Bologna, diplomandosi con il massimo dei voti in Musica Corale sotto la guida di Tito Gotti e in Composizione con Giacomo Manzoni.
Inizialmente ha affiancato all'attività di compositore quella di direttore di ensemble, fondando nel 1975 a Firenze il Nuovo Ensemble Bruno Maderna con cui ha presentato numerose prime esecuzioni in Ungheria, alla Biennale di Venezia, a Milano (Musica nel nostro tempo), Firenze (Estate Fiesolana) ecc., per poi dedicarsi esclusivamente alla composizione.
I suoi primi lavori, da Musica per Un'Azione Immaginaria a L'Art Pour l'Art?, evidenziano una matrice strutturalista e poi informale, con la ricerca di grafismi anche extra-musicali. Con Nafshi, Recit e altre composizioni ha portato la sua attenzione sugli aspetti formali, per poi arrivare sul finire degli anni '70 ad un risultato "melodico" con la serie dei Pierrot, Recit, Poesia in Forma di Rosa e con l'operaTrionfo della Notte, vincitrice del Premio Abbiati. Romanza alla Notte n.2, Il Glicine e Passione Secondo Matteo testimoniano del profondo interesse che nutre da lungo tempo per la poetica e l'opera di Pasolini, un legame che affonda le radici nella musicalità del verso pasoliniano e nella sua forza semantica che consentono al compositore di lavorare con analoghe e speculari frasi musicali.
Dalla collaborazione con Giovanni Raboni sono nate Quare Tristis per soli, coro, due gruppi strumentali, due tube e live electronics (Biennale di Venezia, 1995) e la cantata Pensieri Canuti per soli, coro, due ensemble a doppio coro e live electronics (Strasburgo, 1999). L'opera-video Medea per soli, coro e orchestra nel 2003 ha ricevuto il Premio Abbiati quale novità assoluta dell'anno (commissionata dalla Fenice di Venezia e con la regia di Giorgio Alberto Corsetti, è la seconda stesura dell'opera-film scritta nel 1989-1990 e mai rappresentata). La Terra del Tramonto è stata eseguita dall'Orchestra Nazionale della Rai nel 2004 e l'opera teatrale Pietra di Diaspro è andata in scena nel 2007 al Teatro dell'Opera di Roma e al Ravenna Festival; l'opera è per sette soli, sette trombe, sette arpe su nastro, flauto, flauto iperbasso, coro, orchestra e live electronics, su testi dell'Apocalisse e di Paul Celan. L'opera da camera Nell'Alba dell'Umano. Processo a Costanza è stata prodotta e proposta in prima assoluta dall'Accademia Filarmonica di Bologna nel maggio 2009.
Ha insegnato composizione nei Conservatori di Milano, Firenze, Pesaro e infine Bologna.
-- Paolo Petazzi (www.adrianoguarnieri.it) riferisce come Guarnieri intende la "cantabilità materica", espressione che la critica ha coniato per descrivere la sua cifra stilistica: «una cantabilità che esclude recuperi melodici o tematici di tipo tradizionale perchè nasce sempre "dentro la galassia del suono", dall'interno della materia sonora. Il suono, non l'intervallo, è determinante per la musica di Guarnieri, che prende vita da contrapposizioni di linee e spessori su agglomerati armonici fissi, da aloni dissolvenze, echi, riverberi, rifrazioni».
Nella tua zona non abbiamo trovato un riparatore. Per segnalare un riparatore premi qui