Personalità spiccatamente eccentrica e di gran carisma, poco si sa della sua vita, ben tutelata dalla sua riservatezza.
Compositore e storiografo cuneese, fu autore di tanta musica da camera per strumenti a fiato e corde soli ma soprattutto con accompagnamento pianistico, molti brani corali e arrangiamenti di musiche occitane e provenzali ispirate dalla tradizione.
Si sa che intorno agli anni ’60 diresse il Coro 'L taz, il Gruppo Corale La Baita, la Società Corale C. Nigra, e negli anni probabilmente altri…
Tra le sue molteplici attività seguì come consulente musicale lo storico disco delle musiche dell'Alta Valle Varaita (CN), Muziques Ousitanes 1, pubblicato nel 1979 (CD nel 2013) dall'Associazione Soulestrelh. Effettuò le trascrizioni musicali dei brani raccolti sul campo e segui le registrazioni in sala a Vitrolles. Fu il primo a richiamare l'attenzione su alcuni brani contenenti elementi di modalità.
Sono da ricordare, inoltre, i concerti di sue musiche effettuati in Catalunya (Teatro dell'Auditorium Pau Casal in Comma Ruga) con i musicisti del Conservatorio di Tarragona e in Boves (CN) "Musiche ecologiche" con i musicisti Kauffmann Paivi - flauto, Klauspeter Bungert - pianoforte e Il baritono Carlo Migy del Conservatorio del Lussemburgo (22/5/2005).
Dopo la sua morte le sorelle costituirono la Fondazione che porta il suo nome.
A cura della Dott.ssa Claudia Andrea Poffa
«Renato Gardinali (Cuneo, 2 ottobre 1935 – Vinadio (CN), 3 gennaio 2010) è stato un compositore, naturalista, storico, saggista e botanico piemontese. Studioso di tradizioni musicali occitane, Renato Gardinali nasce a Cuneo, città in cui trascorrerà gran parte della sua vita. Nel 1960 si laurea in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studi di Torino. Accanto agli studi naturalistici intraprese gli studi musicali di pianoforte e di composizione presso l’allora Istituto Musicale Bruni di Cuneo (oggi Conservatorio), senza tuttavia conseguire il diploma. Fu autore prolifico e originale, il suo catalogo conta oltre cinquecento composizioni musicali per i più diversi organici strumentali e vocali (rapsodie, preludi, sonate, quartetti, concerti, sinfonie). Tutte le sue opere, perlopiù autografi manoscritti, sono oggi conservate presso la Biblioteca del Conservatorio di Cuneo e sono consultabili nell’opac nazionale di SBN grazie ad un progetto della Fondazione Gardinali. Firmò spesso le proprie opere con il nome Renié Cardenàl, richiamandosi al trovatore alverniate Peire Cardenal (1180-1278). Fu inoltre scrittore, saggista e poeta. Nel 1976 pubblicò anche un canzoniere occitano, che contiene una raccolta di ottanta canti tradizionali delle valli occitane piemontesi. Qualche anno più tardi compare a stampa il saggio Ecologia, utopia e futuro (1982). Proprio il mondo della natura, le scienze naturali, l’ecologia, la musica di tradizione colta e popolare e le tradizioni occitane furono al centro della sua attività compositiva, grazie alla quale tentò di coniugare «ogni possibile spazio sonoro alla ricerca di quell’ideale ecologico in cui l’ambiente è armonia, grazia e bellezza». Morì a Vinadio il 3 gennaio 2010 ed è sepolto presso il cimitero cittadino locale.»
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