Nel corso degli anni, grazie al talento strumentale, viene apprezzato e richiesto nel circuito del jazz milanese e a partire dalla metà degli anni ‘80 sotto la guida di Paolo Tomelleri perfeziona le sue doti tecniche e professionali.
Inizia a frequentare così le "piazze" più prestigiose del jazz tradizionale sparse in tutto il mondo, tra le quali vale la pena citare il festival americano di Sacramento, il "Caveau de la Huchette" e lo "Slow Club" di Parigi, il festival di Barcellona, in diverse e ripetute occasioni in Finlandia, Norvegia, Danimarca, Svezia, Olanda e Belgio oltre naturalmente ai numerosi festivals italiani. In queste occasioni a modo di collaborare con artisti storici come Sammy Price e Ralph Sutton.
Dotato di grande sensibilità, tecnica strumentale ed eccellente gusto jazzistico, è considerato da alcuni anni tra i migliori clarinettisti swing in circolazione in Italia.
Tra le formazioni stabili di cui fa parte da tempo citiamo: "Carlo Bagnoli & Born to swing 4tet" (con Rossano Sportiello e Stefano Bagnoli), "Louis Armstrong tribute all stars" di Luciano Milanese, "Stringology" di Roberto Colombo, "Clarinet Summit" di Bruno Longhi e due gloriose bands tradizionali la "Ticinum Jazz Band" ed i "Riverboat Stompers".
Ha costituito nel 2001, come doveroso omaggio ad un indiscusso padre storico del clarinetto swing: Benny Goodman, un proprio quintetto il "Benny rides again" con Andrea Dulbecco, Rossano Sportiello, Luciano Milanese e Stefano Bagnoli.
Nel 2005 vince il Premio come miglior solista del Festival Internazionale di Breda (Olanda). Inoltre è è invitato d'onore al Festival di Kobe (Giappone).
Partecipa a trasmissioni Rai per Renzo Arbore e per Lino Patruno. E' in formazione stabile sia nel "Duccio Swingers", che nel progetto "Jazzpo" (jazz e Poesia), entrambi di Duccio Castelli.
Collabora inoltre con artisti come Riccardo Zegna, Gianni Sanjust, Andrea Pozza, Enzo Randisi, Riccardo Fioravanti, Piero Leveratto, Giampaolo Casati, Luciano Invernizzi, Rudy Migliardi, Marco Ratti, Aldo Zunino, Danilo Moccia, Hengel Gualdi, Paolo Tomelleri, Sante Palumbo, Roy Williams, Don Barret, Arry Allen, Isla Ekinger, Gianni Basso, Franco Cerri, Alessio Menconi, Gianni Cazzola, Sandro Gibellini, Sante Palumbo, Bobby Durham.
Le incisioni discografiche più recenti a cui Ferrario ha partecipato sono: "A Jazz Story" di Stefano Bagnoli in compagnia di Mauro Negri, Fabrizio Bosso, Carlo Bagnoli, Dado Moroni, Massimo Moriconi e Giampiero Prina; "Stringology" di Roberto Colombo con Aldo Zunino ed Egidio Colombo; "Blu Napoli" con Rossano Sportiello, Sandro Gibellini, Daniele Scannapieco, Dario Rosciglione, Gegè Munari, Fabrizio Bosso ed Ellade Bandini; "Made in Italy" di Luciano Milanese.
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