Ha conseguito il diploma in violino presso il Conservatorio di Genova. Svolge attività di compositore, violinista e direttore d’orchestra.
Esordisce dodicenne in teatro come violinista e improvvisatore. Negli anni di apprendistato fa esperienza d'orchestra, in ensemble da camera, di musica per il teatro, in formazioni che affrontano repertorio popolare e si dedica alla prassi esecutiva barocca su strumenti originali. A partire dai primi anni novanta, dà vita ad alcune formazioni proprie che operano nei campi dell'improvvisazione, della canzone e del repertorio classico. Fondamentale l'incontro con il New Phonic Art (Vinko Globokar, Michael Portal, Carlos Alsina, Jean-Pierre Drouet) con cui si accosta alle tecniche d'improvvisazione.
Dal '96 intensifica l'attività di compositore e direttore presentando regolarmente lavori propri in pubblico. Riceve commissioni da istituzioni concertistiche e teatrali, ensemble, radio, concertisti e privati.
Come interprete e compositore ha registrato trasmissioni radiofoniche e televisive per Rai, Bayrischer Rundfunk, ZDF, ORF, Radio France.Suoi lavori sono pubblicati in CD da Bottega Discantica e Rai Trade - Ducale
E' direttore artistico e musicale dell’Ensemble Conductus che ha fondato nel 1999, e direttore artistico della stagione Sonora. E’ responsabile delle attività musicali di Merano Arte.
«La mia definizione dell’essere musicista fin dall’inizio è stata incentrata sul lento avvicinamento alla composizione come atto creativo. Sono partito da alcuni problemi legati al mio rapporto con lo strumento e anziché risolverli attraverso una situazione di ginnastica di studio e ricerca tecnica, sono giunto ad affrontare il problema della scrittura. I problemi dell’aderire o meno ad un testo già esistente me li sono posti come l’insorgere della volontà di fare qualcos’altro rispetto a quello che si trova sullo spartito. Dalla scrittura sono nate due cose: una maggiore consapevolezza del mio essere musicista e il mio personale linguaggio.»
Sottolinea poi di non aver mai studiato composizione, per scelta, e tenta di rispondere al perchè: «Per rispondere forse occorrerebbe ricorrere alla psicoanalisi… Diciamo che caratterialmente ho dei forti problemi con l’«autorità». D’altro canto devo dire che per me è stato anche fondamentale potermi confrontare a specchio con me stesso senza la mediazione di un docente. Per carità, ho avuto moltissimi maestri e ho fatto esperienze che mi hanno insegnato tantissimo. La cosa procede tuttora: prima imparavo dai più vecchi e ora imparo dai più giovani. La libertà di cui ho goduto è stata comunque una sorta di deserto. La pagina bianca, sia in senso reale che metaforico, è tuttora un confronto duro che attiene ad un processo molto particolare, creativo ma anche di apprendimento. In definitiva il fatto di non disporre di una pretesa tecnica acquisita rende per me il comporre un’esperienza interessante.»
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