autore

Feliciani Luciano

  1. Nato il 07/06/1973
  2. Indirizzo: Località Seola Alta, 13
    Camerino MC

Cellulare: 3494642266
E-mail: felilux73@gmail.com
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Note biografiche

Si diploma in tromba presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro nel 1995 e nello stesso anno frequenta il corso di tromba e Musica Intuitiva con il M° Markus Stockhausen (presso Ass. Amici della Musica di Foligno). Negli anni successivi suona sia in organico che come solista in vari teatri delle Marche e dell’Umbria.
Si laurea nel 2001 in Scienze Politiche con una tesi interdisciplinare in Filosofia Politica dal titolo: “Seduzione e Produzione nel mito del Don Giovanni” (Menzione Speciale al Premio di Filosofia “Viaggio a Siracusa” ed. 2001). Nello stesso anno inizia lo studio della Composizione presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro e frequenta il corso di composizione per musica da film tenuto dal M° Nicola Piovani all’Accademia Chigiana di Siena. Partecipa a concorsi di composizione quali il TIM (torneo internazionale di musica) e il concorso per musica da film “Mario Nascimbene Award” (Orsogna, Chieti).
Nel 2002/3 frequenta il corso di direzione e composizione per Orchestra di Fiati “A. Dei” di Firenze, perfezionandosi con i maestri: Jacob de Haan, Jan Van der Roost, Claudio Josè Boncompagni e Lorenzo Della Fonte. Il suo brano Parata di Burattini è premiato come miglior composizione del Laboratorio e pubblicato dalla casa editrice Animando Music Publisher di Sondrio.
Nel 2003/4 segue il corso di direzione e storia del repertorio per orchestra di fiati con i Maestri: Frank Battisti e Lorenzo Della Fonte. Partecipa come giurato per la selezione per il Concorso Nazionale per bande musicali, promosso dall’ENEL, “Energia in Banda” (09/2004), nel 2004/6 frequenta, sempre a Firenze, il corso di composizione e direzione per orchestra di fiati perfezionandosi con i Maestri Franco Cesarini e Claudio Josè Boncompagni. Il suo lavoro dal titolo Variazioni sul tema Lamenti viene selezionato come migliore composizione del Laboratorio ed eseguito nel concerto finale dalla Filarmonica Leopolda sotto la sua direzione. Il brano Variazioni sul tema Lamenti è stato eseguito in concerto dalla Civica Filarmonica di Lugano diretta dal M° Franco Cesarini, ed è pubblicato dalla casa editrice Mitropa/De Haske.
Ha recentemente pubblicato un saggio dal titolo Il sublime e il demoniaco nel Don Giovanni di Mozart nel libro QUEI LORO INCONTRI. Lezioni settempedane. AA.VV.,ed. Il lavoro editoriale, Ancona, 2007.
Dal 2001 dirige il Corpo Bandistico “Ugo Bottacchiari” di Castelraimondo con il quale ha partecipato in terza categoria al concorso “Flicorno d’Oro” di Riva del Garda ed. 2008; dal 2005 la Banda Musicale “Città di Esanatoglia”(MC) e dal 2007 la Banda Musicale di Cerreto d’Esi (AN) e la Corale “Collegiata di Santa Maria” di Visso (MC). Ha frequentato il corso di composizione presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro dall’A.A. 2001/2002 sino all’A.A. 2005/2006. Attualmente frequenta il Master in Wind Orchestra Conducting (2008-2010) tenuto dal M° Franco Cesarini, presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano.
Insegna, dall’anno 2000, tromba, teoria e solfeggio al Liceo Musicale “Nelio Biondi” di Camerino (MC) e presso la scuola civica musicale di Castelraimondo (MC).


Altre note

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D.: Oltre ad essere un bravo direttore, Lei è un affermato compositore (si ricordano Parata di Burattini, Variazioni sul tema Lamenti, Suite Marchigiana): quale è il suo modus operandi nel comporre?
R.: Non ho un modus operandi specifico, dipende dalle occasioni e dalle necessità. Comunque dall’idea germinale, la cosiddetta ispirazione, procedo nel costruire tassello per tassello la composizione, dandogli una forma ed una struttura armonica e ritmica coerente, proprio come quando si assembla un puzzle, per comprenderci. Poi passo all’Orchestrazione, momento fondamentale per dare i giusti colori timbrici all’opera dedicando attenzione ad ognuna delle sezioni che compongono l’Orchestra di fiati al fine di rendere interessante anche l’esecuzione.
In effetti tendo a non scrivere molti brani nell’arco dell’anno proprio perché lavoro minuziosamente sulla scelta di una melodia interessante e sui procedimenti compositivi da adottare. Occorre essere anche dei bravi artigiani insomma. Trascorro ore a studiare e ascoltare le partiture dei grandi compositori classici, cercando di comprendere come siano riusciti a creare determinate atmosfere o effetti timbrici, come abbiano utilizzato il ritmo e le armonie, perché sono convinto che sia lì il segreto dell’arte del comporre. Proprio come i pittori che lavoravano “a bottega” imitando il maestro, è trascrivendo e studiando attentamente le forme e le architetture delle composizioni dei grandi che si può imparare tantissimo. Naturalmente la guida di un bravo insegnante è fondamentale per il destino di ogni studente.
D.: Alcune delle sue opere sono ispirate o, comunque, collegate al folklore popolare: pensa che i canti popolari possano ancora dire molto nel mondo musicale di oggi?
R.: Assolutamente si. Il folklore delle nostre terre contiene in sé una parte di noi, del nostro spirito. Tutti i grandi compositori, quelli del ‘900 soprattutto, hanno attinto a questo tesoro di motivi musicali e sono sicuro che la musica folkloristica non smetterà mai di offrirci idee ritmiche, melodiche o armoniche molto interessanti.
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D.: Osservando il suo catalogo, si nota che ha composto per varie formazioni da camera e anche per la curiosa formazione “Orchestra di fiati e Rock Progressive Band”. Noto molto volentieri che è aperto a “360 gradi”: qual è la sua formazione ideale?
R.: Non c’è una compagine ideale, mi piace mettermi alla prova con qualsiasi formazione. Credo che un compositore completo debba saper scrivere per un’ampia gamma di generi ed ensamble. Io stesso, ad esempio, prima di passare agli studi di musica classica, sono cresciuto con la musica rock, ho suonato con diversi gruppi e questo mi ha aiutato nelle trascrizioni e negli arrangiamenti dell’album King Laurin and His Rosegarden dei “Mad Puppet” (gruppo rock progressive di Bolzano), da cui è scaturito il progetto che citavi nella domanda. Anche questa è stata una bellissima esperienza che mi ha arricchito molto.
Mi sono cimentato anche con trascrizioni di musica swing. Ho scritto brani e trascrizioni per quartetto di sax, e ora sto frequentando un corso di specializzazione in composizione per musica da film, altro genere che reputo molto stimolante e interessante. Insomma: non si finisce mai di imparare, e fare esperienza in tutti i campi della musica è fondamentale per me!» (M.F. su mondobande.it del 7.12.2013 - Luciano Feliciani: il potere della musica popolare. Intervista a un giovane autore affascinato dalla musica popolare e Americana)


Opere

Cul de sac Q - 2005

Klee colors Q - 2007


 
Locandina evento Secondo Concorso de il Saxofono Italiano
Seminario - Mille modi di dire sax
Secondo concorso del Saxofono Classico
Il primo concorso del Saxofono Classico
 

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