Ha compiuto lo studio della composizione al Conservatorio di S. Cecilia di Roma diplomandosi in Composizione con Mauro Bortolotti e in Strumentazione per Banda con Raffaello Tega. Importanti per la sua formazione sono stati gli incontri con il pianista di jazz Umberto Cesari, con Sylvano Bussotti (Scuola di Fiesole) con Salvatore Sciarrino (Corsi di Perfezionamento di Città di Castello) e con Luciano Berio.Ha partecipato a numerosi festival e manifestazioni di musica contemporanea in Europa, USA, America del Sud e Asia che sarebbe arduo riassumere in pochi più importanti.
È autore di musiche per il Teatro, Video, Cinema e Televisione e musiche scritte per la danza che sono pubblicati ed incisi da Adda Records, Agenda, BMG Ariola, CNI, Edipan, Fonit Cetra, I Move, QQD, RAI Trade, RCA, Semar, Sonzogno.
Della sua produzione, che abbraccia i più vari organici di musica da camera e l'Orchestra ricordiamo anche Concerto per Arpa e Orchestra (Orchestra Regionale del Lazio, 1998 ), Terra trémuit per tenore, coro e orchestra (commissione della Sagra Musicale Umbra in occasione del Giubileo del 2000), Progetto contemporaneo Paludes per l'Accademia Filarmonica Romana in collaborazione con il Teatro dell'Opera di Roma (1999), An Imaginary portrait per orchestra di strumenti antichi (commissione dell'Accademia Nazionale di S.Cecilia 2000-2001), Slow Dance, danzetta lenta e molle delle piccole fate (Omaggio a Verdi) per fisarmonica e orchestra (commissione del Concorso 2 agosto di Bologna 2001 - Orchestra Toscanini di Parma). Ha avuto di recente una commissione dall'Accademia di S.Cecilia per scrivere Rappresentatione (Urbs Imaginaria) per 4 voci soliste, strumenti antichi, coro e orchestra con elaborazione elettronica, da eseguirsi nel nuovo auditorio romano nel 2004.
Insegna Elementi di Composizione per Didattica della Musica presso il Conservatorio G. B. Pergolesi di Fermo. È docente di Didattica dell’improvvisazione e della composizione presso la Scuola di Specializzazione SSIS Università del Lazio (Indirizzo Musica e Spettacolo).
--La produzione di De Rossi Re è da diversi anni caratterizzata da un’esplorazione aperta a 360 gradi che accoglie e coniuga varie esperienze stilisticamente multiformi, sempre in bilico tra una diretta comunicazione e l’eredità linguistica della sperimentazione (dalle opere di teatro musicale Biancaneve su libretto proprio a Cesare Lombroso su libretto di A. Vianello, a Musica senza Cuore su libretto di Francesca Angeli con Paola Cortellesi, alle opere prodotte dalla Radio Terranera su testi di Valerio Magrelli, a Orti di Guerra su testi di Edoardo Albinati, a Tre per una con Vittorio Sermonti, fino alle recenti Rappresentatione per strumenti antichi, coro e orchestra, commissionata dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e a Ricercare secondo per clavicembalo e archi scritto per G. Bonino e il prestigioso quartetto d’archi Atheneaum dei Berliner Philarmoniker).
La pratica e la conoscenza di diversi generi musicali, dalla tradizione colta al jazz, hanno condizionato in maniera determinante gli sviluppi della sua ricerca, orientata verso una ricognizione delle possibilità espressive e comunicative implicite nelle esperienze musicali più eterogenee.
La capacità di assimilare diverse tecniche musicali, e di valutare attentamente le potenzialità implicite nelle più svariate esperienze maturate dalle avanguardie novecentesche, si risolve nella definizione di un linguaggio autonomo e personale in grado di coniugare efficacemente le esigenze della sperimentazione con quelle della comunicazione. L’esigenza di conciliare stimoli mutuati da diverse tradizioni presenti e passate si colloca nel quadro di un’attenta rimeditazione del patrimonio storico di tecniche e procedimenti compositivi, che de Rossi Re riprende e valorizza adeguatamente nell’ambito della sua ricerca di una nuova sintassi musicale conseguita attraverso la sintesi del molteplice.
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