Compositore e didatta barese, è stato uno dei musicisti più rappresentativi nella storia del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari.
Allievo di Giuseppe Binetti e Aldo Tramma per il pianoforte e dal 1970 con Armando Renzi e Francesco d’Avalos per la composizione, la musica corale e la direzione di coro.
Chiamato dal direttore Nino Rota, nel 1974 comincia ad insegnare nel Conservatorio della sua città, dove, dal 1979, ricoprirà la cattedra di Fuga e composizione fino al momento del suo decesso..
Alle tradizioni e alla cultura della sua terra ha dedicato alcune delle pagine più significative della sua ampia produzione: la favola musicale Chemmà Gatte, la Messa Odegitria e la cantata La leggenda di San Nicola.
-- "Nel panorama musicale contemporaneo, la figura di Ottavio De Lillo rappresenta, a mio avviso, la continuità con la tradizione italiana. Egli, infatti, pur collocandosi in un contesto stilistico moderno, rimase legato alla musica tonale, elaborando un linguaggio personalissimo che è perfettamente riconoscibile in ogni suo brano. La sua musica è immediata, fluida, semplice, ma nello stesso tempo intensa e profonda, capace di catturare l`attenzione dell`ascoltatore e toccarne le corde più intime". (Giuseppe Campagnola)
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