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Diplomato in Pianoforte nel 1984 ed in Composizione nel 1989 al Conservatorio di Musica di Milano sotto la guida dapprima di P.Molino e quindi di A.Corghi, ha conseguito in seguito il Diploma al corso di perfezionamento biennale in Composizione tenuto da F.Donatoni all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma, dove ha ottenuto una borsa di studio SIAE. Ha inoltre seguito corsi di perfezionamento con A.Corghi e G.Ligeti ed è stato selezionato per partecipare al workshop estivo 1995 dedicato all'informatica musicale organizzato dall’IRCAM.
Sue composizioni sono state premiate o segnalate in concorsi nazionali ed internazionali (fra i tanti: Premio "V.Bucchi", Roma, 1987 e 1993; "Concorso Nazionale di Composizione per Strumenti a Fiato", Livorno, 1991; Concorso "Franco Evangelisti", "Nuova Consonanza", Roma, 1998 ecc.) nonché eseguite in varie sedi italiane ed estere (fra cui "Nuovi Spazi Musicali", "Auditorium Santa Cecilia" e "Nuova Consonanza" - Roma, "Spazionovecento" - Cremona, "Ferienkurse für Neue Musik" - Darmstadt, "Nuove Sincronie" - Milano, "Hugh Lane Gallery" e "Writers' Museum" - Dublino, "Fylkingen Festival" - Svezia, Conservatorio - Nantes, Festival "Musica" - Strasbourg, "Gaudeamus" - Amsterdam, ed inoltre Kobe, Nagasaki, Osaka, Auckland, Reykjavyk, Parigi, Toulouse, Sofia, Firenze, Catania, Verona, Padova, ecc.), trasmesse da varie radio europee e pubblicate dalle Edizioni Suvini Zerboni di Milano.
Dal 1991 si occupa di musica elettronica presso lo studio AGON - acustica informatica musica - Centro Studi Armando Gentilucci di Milano.
Dal 1992 al 1999 ha insegnato Composizione alla Civica Scuola di Musica di Milano e dal 1999 insegna Composizione presso il Conservatorio di Musica di Torino. Dal 2005 collabora con il corso di Direzione d'Orchestra per il repertorio contemporaneo tenuto da Giorgio Bernasconi presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano.
-- Per Colombo Taccani «… la ricerca sul suono acustico ed elettronico, sul timbro e sulle verticalità, è il terreno fertile sul quale sembra fiorire questo spirito evocativo, che non può nascere casualmente dalla sola presenza del testo, richiedendo quella specifica volontà poetica che l'Autore manifesta anche in lavori privi di riferimenti extra-musicali dichiarati. Ma, abbiamo detto, più importante ancora è la chiara volontà di inserire le proprie opere all'interno di quella corrente estetica a noi contemporanea che non rinnega le esperienze del Novecento, ma getta su di esse uno sguardo positivamente critico per rifunzionalizzarne alcuni aspetti. E' evidente la convinzione dell'Autore che né l'arte musicale né la sperimentazione hanno messo in dubbio la loro ragione di esistere, ma hanno bisogno di costante chiarezza ed individuazione, elementi ritenuti indispensabili per raggiungere l'originalità e l'efficacia dello stile.»(dalla brochure ESZ - Milano, 1997)
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