Compositore e pianista di formazione classica, è diplomato in Pianoforte e in Composizione presso i Conservatori di Foggia e Pescara, successivamente si è perfezionato in Musica per film e in Composizione con L. Bacalov, R. Serio e S. Sciarrino.
Eseguendo proprie composizioni, è vincitore con il 1° Premio assoluto e con il 1° Premio di 13 concorsi nazionali e internazionali, ottenendo altresì 6 secondi premi ed altri importanti riconoscimenti.
Nella duplice veste di compositore e pianista, ha inciso 10 CD[1] a suo nome e maestri di fama mondiale hanno scritto parole di elogio nei suoi confronti [2].
Si esibisce in suoi vari progetti, dal piano solo a formazioni dal Duo in poi, promuovendo quello che è il suo poliedrico mondo sonoro, naturale fusione di sonorità classiche, jazzistiche ed etniche che, partendo da influenze accademiche, evolve in un personale linguaggio aperto anche all’improvvisazione e alla contaminazione.
Nella veste di compositore, pianista e/o arrangiatore ha scritto musiche per il Teatro, Musical e produzioni musicali e discografiche che spaziano dal genere classico al pop. Autore di musica da camera nelle formazioni più varie, ensemble, musica orchestrale, sinfonica, vocale con orchestra, vocale / da camera, a cappella, musica per immagini, musica con altri autori, arrangiamenti musica pop e varia (oltre 300 lavori che spaziano dalle composizioni per pianoforte solo al repertorio da camera e per coro e orchestra)[3]. Ricopre inoltre la veste di arrangiatore e orchestratore in vari spettacoli musicali.
Numerose sue composizioni per pianoforte e per varie formazioni cameristiche (marimba/percussioni e piano, sax e piano, quartetto/quintetto d’archi e piano, sax e quintetto d’archi, ensemble di sassofoni, ecc.) sono state pubblicate da svariati editori [4] oltre ad un “Breve Manuale di Armonia con guida sistematica alla realizzazione dei bassi” per lo studio dell’Armonia nei Conservatori. Attualmente la sua musica è pubblicata e distribuita dalla Universal Edition, Vienna.
Già docente di "Teoria dell'Armonia e Analisi presso i Conservatori di Potenza, Palermo, Bari e Foggia, attualmente insegna presso il Conservatorio "S. Pietro a Majella" di Napoli.
06/2023
[1] Con Mario Marzi incide “Nonostante tutto” (Rai Trade, 2004), con composizioni dedicate al sassofono in formazioni dal Duo al Quartetto e due brani per sax alto, tenore e quintetto d’archi, compagine diretta da Marco Moresco. Da segnalare “Pensieri” (Rai Trade, 2008), con musiche per pianoforte solo e per pianoforte e quartetto/quintetto d’archi, molte delle quali utilizzate in docufilm e documentari della Rai e “True colors” (Heristal Entertainment, 2014), invece, racchiude brani incisi in Duo con il polistrumentista e compositore Pericle Odierna (Globo d’oro 2020) mentre "Notturno" (2021) è il primo album come pianista solista ed è un'antologia di 17 sue composizioni reinterpretate al pianoforte. Di recente uscita invece (2022), è il CD "Requiem" versione per soli, coro e organo (2021), composto in onore ed in memoria di Padre Pio, la cui versione originale (1999) è per soli, coro e orchestra.
[2] Ennio Morricone, firmando le note di copertina al cd “Antonio Cocomazzi Project” (2008), realizzato con il trombettista Mike Applebaum, così si esprime: “(…) eccellente lavoro, (…) originale nella “forma” e nella sostanza musicale”. Giorgio Gaslini, riguardo al cd “Suite for friends” (1997), inciso con musicisti del calibro di Mario Marzi, Paolo Pollastri, Mike Applebaum e Flavio Colusso, così scrive di lui: “la sua musica e il suo pianismo sono di eccellente livello”. Giovanni Sollima, invece, sul cd “Restart” (MAP Editions, 2018), inciso in Duo con Mario Marzi ai sax, così si esprime:“(…) un lavoro assai compatto (…) assai bella l’esecuzione (…) un racconto che viene voglia di riascoltare”.
[3] fra le sue numerose composizioni eseguite in Italia e all’estero sono da segnalare la Messa da Requiem (1998-99) scritta in memoria di Padre Pio, per due soprani, tenore, basso, coro e orchestra, eseguita in prima assoluta a San Giovanni Rotondo (FG), dov’è nato; la Kinderoper Piccoletto ovvero la storia del piccolo spazzacamino (da una favola di Renato Rascel) per 7 voci soliste e orchestra; l’Opera lirica Ramleela (2014) eseguita a New Delhi (India), in un progetto di fusione tra opera lirica e musiche, danze e teatro indiano.
[4] Rai Trade, MusicaImmagine, EurArte, Gioiosa Editrice, MAP Editions con prefazioni a cura di Giorgio Gaslini (piano solo, piano e sax), Mario Marzi (piano e sax dal Duo fino al Quartetto), Franz Albanese (due flauti e piano) e Gian Luca Ruggeri (piano e marimba, percussioni).
-- Il mondo sonoro che trapela dalle sue composizioni è poliedrico e autentico ed abbraccia, in una naturale fusione, sonorità classiche, jazzistiche ed etniche. Alla base di questa sfera musicale eterogenea, una scrittura che partendo da influenze accademiche, evidenziate nei suoi primi lavori, è maturata in un personale linguaggio aperto a versanti in cui hanno avuto campo libero l’improvvisazione e la contaminazione. L’atmosfera musicale delle sue composizioni è fruibile e di grande impatto comunicativo, creata con l’intento, senza snaturare quella che è la matrice colta del suo fare musica, di abbracciare un pubblico variegato composto non soltanto da addetti ai lavori.
-- «[...] quattordici brani che costituiscono un discorso e un percorso unitario e insieme variato, molto simile ad una ampia suite, inglobante anche la piccola Suite for friends.
Dal punto di vista compositivo è molto attento ai rapposti di stretta interdipendenza che ritmo-armonia-melodia devono sempre tenere vivi, così come nella buona musica di tutti i tempi. Ma vi è anche consapevolezza della funzione espressiva di altri parametri quali timbro, i piani dinamici, l’attacco dei suoni, le pronunce, etc.
Insomma è una visione raffinata, per non dire “colta” del suo fare musica. D’altronte il suo è uno stile le cui componenti ricorrono con naturalità: l’attacco irruente e impetuoso di temi superenergetico-ritmici, un composto lirismo, un affondare nel clima dark per ritornare a cantare e “swingare”.
In questo contesto la sua condotta armonica è sempre interessante, mai scontata e banale, la sua pulsazione ritmica viva e originale, il suo melos garbato ed elegante.
E infine il suo pianismo – agguerrito e dimostrativo, ma sempre connesso con la struttura compositiva – è assecondato da partners di grande valore solistico.
Ora spetta alla critica ufficiale ma soprattutto al pubblico degli ascoltatori e dei fans il compito di collocare Antonio e la sua musica in un posto d’onore nel grande mondo della musica di oggi, di quell’oggi che così bene la sua musica esprime.» (Giorgio Gaslini dalla presentazione del CD Suite for friends)
--«In un tempo in cui la "vera crisi" è quella delle coscienze e non soltanto (come ci viene fatto credere) quella del portafoglio, scrivere ed occuparsi di arte in genere diventa quasi un’utopia. Un artista al di sopra di ogni sospetto come Fabrizio De Andrè ammoniva però in questo senso, dicendo che un uomo senza utopie è un po’ come un cinghiale laureato in matematica pura.
Grande merito va quindi a chi con amore persegue le proprie idee e le proprie passioni. Antonio Cocomazzi con la sensibilità di un musicista di rango, riesce a coinvolgere e ad emozionare attraverso una scrittura che è in sostanza un perfetto equilibrio tra tecnica, coscienza e cuore.
“Una nota può essere piccola come uno spillo o grande come il mondo dipende dalla tua immaginazione” diceva Thelonious Monk. La musica di Antonio in questo senso apre a scenari i più suggestivi e colorati.
Un lavoro tra i più completi del musicista pugliese, risultato di anni di esperienza e talento personale, dedicato a tutti gli innamorati del bello e dell’arte… quella vera.» (Mario Marzi dalla presentazione della raccolta di composizioni Nonostante tutto)
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