Ha iniziato la frequentazione della musica verso i cinque anni di età, e ha proseguito poi il pianoforte e la composizione parallelamente agli altri studi, fino alla maturità classica e oltre, anche al Conservatorio di Milano. Si è diplomato in Composizione (1956), in Composizione Polifonica Vocale e in Direzione d'orchestra (1959), con Giulini e Votto. Ha seguito altri corsi di composizione per quattro anni a Darmstadt (Kranichsteiner Institut für zeitgenössische Musik, dal 1960 al ’63) con Boulez, Ligeti, Kagel, Stockhausen; e alcune esecuzioni di lavori suoi hanno avuto luogo nei concerti dello stesso Ente. Ma dopo queste date, cessa ogni forma di collaborazione, anche a livello critico, con gli esponenti degli indirizzi di quella ‘avanguardia’, ritenendone in verità esaurita ogni funzione. Altri corsi di composizione ha frequentato all’Accademia Chigiana di Siena (1957/58) e a Dartington (1962).
Ha studiato per tre anni ingegneria al Politecnico di Milano. Prosegue intanto lo studio della musica nelle differenti forme storiche e nei diversi stili per conto proprio, indipendentemente dalle maniere che sembrano imporsi via via come ‘dominanti’ momentanee sulla scena dell'attualità. Peraltro, non manca di seguire con attenzione le evoluzioni in corso nel pensiero e nel linguaggio musicali, e dedica agli aspetti teorici e tecnici contemporanei vari cicli di seminari e di conversazioni, per diverse istituzioni e alla radio.
Un vivo interesse ha sempre per le letture: è particolarmente attratto, oltre che dalle partiture di grandi autori (segnatamente dei maestri del Novecento storico), dai recenti sviluppi della filosofia e dalle matematiche (già incontrate ai corsi di Analisi e di Geometria Analitica al Politecnico). Segue inoltre l’evolversi delle poetiche odierne nelle altre arti: la pittura soprattutto, e la letteratura critica ad essa dedicata.
Presenta sue composizioni (opere teatrali, orchestrali e solistiche) in rassegne, concerti e in importanti Festival (fra gli altri Venezia, Darmstadt, New York, ecc.), anche con serate monografiche ed ‘a tema’. Ha pubblicato numerosi scritti saggistici sulle proprie concezioni, ed anche su quelle di altri autori (Debussy, Strawinsky, Cage, l’ultimo Bach…). Alcune sue composizioni sono state registrate su CD.
Ha iniziato l'insegnamento nel 1968 ai Conservatorio di Musica di Parma e successivamente presso il Conservatorio di Musica di Milano.
Prolifico autore di saggi su momenti e aspetti particolari del pensiero musicale in genere: tendenzialmente trattandone da un punto di vista poetico, ossia attivamente orientato dalla propria posizione compositiva. Per molte partiture ha redatto un parallelo testo di presentazione (dal 1962 al ’71 sistematicamente): principalmente inteso, in alternativa alle presentazioni d’uso, a offrire una esposizione concettuale, piuttosto che esplicativa, del progetto trattato. In compendio, tende a considerare i molteplici strumenti linguistici impiegati nel corso della propria traiettoria come riconducibili a un insieme coerente sempre più allargato di convenzioni formalizzate: ossia come vere e proprie ‘composizioni’, in senso stretto, a loro volta, più che come espressioni, per quanto mediate, del soggettivo.
Ha sempre respinto le interpretazioni della sua opera come ‘dissacratoria’, ‘neodadaista’ o ‘divertente’, che certa critica ha tentato viceversa con insistenza, per anni, nei suoi confronti.
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