Si è diplomato con Azio Corghi al Conservatorio di Milano e quindi presso il Conservatoire Supérieur National de Musique et Danse di Parigi. Affascinato dal teatro musicale, ama scrivere musica che possa stare su un palcoscenico.
Tra i suoi interpreti ci sono Mario Brunello, Gauthier Capuçon, Jean-Bernard Pommier, Paul Daniel, Andrea Lucchesini, Sonig Tchakerian, Roberto Prosseda, Michael Flaksman, Elena Casoli, Francesco D'Orazio, Gianni Coscia, Lucia Minetti e molti altri musicisti, che hanno in repertorio suoi lavori e li presentano regolarmente in stagioni concertistiche di tutto il mondo (circa 70 esecuzioni ogni anno negli ultimi anni). Gli sono state commissionate musiche dalla Saint-Paul Chamber Orchestra (Minnesota), dalla Rai-Tv (radio e televisione), dall'ORT / Orchestra della Toscana, dal Festival Consonances, dai Violoncellisti della Scala, dall'Orchestre de chambre de Genève, dalla Fondazione "I Pomeriggi Musicali" di Milano, dall'Ex-Novo Ensemble, dall'Orchestra Sinfonica Tito Schipa, dal Quartetto della Scala, da Musica 2000 - Salone della Musica, dall'Ensemble barocco L'astrée-Academia Montis Regalis, da Torino Settembre Musica, dalle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, dal Cantiere Internazionale d'arte di Montepulciano, da I suoni delle Dolomiti, da Rive GaucheConcerti, dalla Scuola di Musica di Fiesole, dal Festival Antidogma, dal Teatro Stabile di Torino, da ContempoPratoFestival, dalla Città di Castelfidardo, dalla Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo, dall'Orchestra Filarmonica di Torino, dal Laboratorio Teatro Settimo, da Bruno Bozzetto, dall'Associazione Filarmonica Umbra, dal Vokalquartett Drops, da Controluce Teatro d'Ombre, dall'Aba, dal Trio Italiano, dal Trio Debussy, dall'Ensemble Musagète, dall'Ensemble Nuovo Contrappunto, dagli Architorti, dal Quintetto Bibiena, dal duo Harp & Piano, da Mario Brunello, da Chloë Hanslip, da Massimo Quarta, da Elena Casoli, da Philippe Graffin, da Giovanni Bellucci, da Roberto Prosseda, da Floraleda Sacchi, da Chiara Bertoglio e da molti altri interpreti.
Oltre ai molti lavori destinati al teatro musicale, scrive prevalentemente musica cameristica e sinfonica ma ha anche composto pagine per il cinema, per grandi mostre, per la televisione, per la radio, per il teatro (di prosa e di figura), per il web.
La sua musica si può ascoltare grazie a 25 cd monografici e collettivi ed è pubblicata da Universal, da Sonzogno, da Ricordi, da RaiTrade.
Alcuni suoi lavori sono stati remixati e presentati in contesti non concertistici dal dj Roger Rama.
Frequenta - anche come critico musicale - la grande tradizione classica, ma nella sua musica gli piace fare coabitare jazz e canzoni, voci recitanti e ritmi sudamericani, gesti delle passate avanguardie e strutture formali di tradizione.
Ddopo tre anni passati al microfono di MattinoTre dall'ottobre 2002 è ritornato a condurre RadioTreSuite. Per la tv ha condotto Liaisons, il magazine settimanale di RaiSatShow.
È direttore del mensile Sistema musica ed è stato critico musicale di Repubblica e del supplemento Musica!, de L'Indice, di Piano Time.
E' direttore artistico dell'Orchestra Filarmonica di Torino ed ha fondato e diretto il Festival internazionale di musica da camera "Cambi di stagione" di Monforte d'Alba ed è stato professore a contratto della Facoltà di Lettere dell'Università di Roma Tor Vergata; insegna alla Scuola Holden di Tecniche della narrazione.
Scrive su Repubblica, su Musica! Rock & altro, su Piano Time, sull'Indice.
«…è considerato "uno dei compositori più interessanti della giovane generazione italiana" (Amazon.com). La critica e il pubblico riconoscono nella sua musica freschezza ed espressività, spesso messe al servizio di lavori con una forte componente spettacolare (cfr. il suo teatro musicale). Come ha detto il direttore inglese Paul Daniel, "la grandezza delle composizioni di Campogrande sta nella sua capacità di creare una musica che appartenga al pubblico, che non crea divisioni tra chi la esegue e chi la ascolta. Le sue partiture comunicano un senso di ottimismo pieno di emozioni"»
Il suo rapporto fecondo con i maggiori interpreti internazionali si puo’ spiegare con le parole usate dal mensile Amadeus: "la via più difficile ma più affascinante per un compositore è quella della creazione di un linguaggio proprio ma comprensibile, impresa non da poco, giacché bisogna evitare di essere autoreferenziali ma al tempo stesso banali. In poche parole, ci vuole ispirazione artistica. Ed è proprio quello che riesce a fare Nicola Campogrande".
Nella tua zona non abbiamo trovato un riparatore. Per segnalare un riparatore premi qui