Ha iniziato gli studi musicali all'età di otto anni presso il Conservatorio di Musica di Firenze dove ha conseguito il diploma di Tr a 16 anni. Parallelamente studia con L.Semeraro, G.Giani Luporini e C.Prosperi diplomandosi così in Strumentazione per Banda e Composizione di cui in seguito approfondirà la tecnica seguendo i corsi di B.Farneyhough e S.Sciarrino. Con A.Mayr, poi, segue corsi di Musica Elettronica e Musica Ambientale e con P.Grossi e L.Camilleri si avvicina alla Computer Music.
Una intensa attività di strumentista d'orchestra (nelle orchestre di Cagliari, Firenze, Verona) gli permetteranno l'importante esperienza di eseguire partiture di ogni periodo storico. Da tale esperienza, affiancata agli ambiti del proprio strumento, al jazz e all'impressionismo timbrico nasceranno le sue prime composizioni in cui conserverà sempre un particolare interesse per gli strumenti a fiato.
Suoi lavori sono stati eseguiti in importanti festival e manifestazioni di musica contemporanea (G.A.M.O. di Firenze, Nuova Musica Italiana di Roma, Differenti Sensazioni di Torino, ecc. ecc.) e da prestigiosi enti (Teatro di Roma, l'Orchestra regionale della Toscana, ecc.).
Insegna Composizione nei Conservatorio di Musica (dopo Firenze, Como, Bari, attualmente è al Conservatorio di Musica di Rodi Garganico FG).
«La formazione culturale di CB, oltre agli studi tradizionali, s'è completata con gli interessi per la musica ambientale e per il teatro, inteso però non in senso melodrammatico, ma come possibilità di cooperare con un gruppo di attori, registi, scenografi ecc., mettendo a punto dei lavori dove la musica non è un elemento in aggiunta alla scena, con funzione di commento o di raccordo, ma composta sulle problematiche interne al testo, legata alle dinamiche gestuali e alla scenografia, all'ambiente...
I progetti interagiscono sempre con materiali audio video; i vari campi linguistici e i mezzi di espressione molteplici sono gli aspetti che interessano a Boncompagni il quale, attraverso varie metodologie compositive, ricerca una fusione nei linguaggi parlati e musicali nel continuum sonoro [...]». Da LINGUAGGI DELLA MUSICA CONTEMPORANEA a cura di R.CRESTI, G.MIANO, MILANO, 1994, pag. 45-46.
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